In continuità con la settimana precedente, quella
appena trascorsa ha registrato un ulteriore consolidamento del movimento
correttivo (al momento tale possiamo considerarlo).
Fa eccezione la chiusura negativa della
borsa cinese
che aveva stupito per il mancato aggiustamento della settimana precedente; in
un colpo solo si è riallineata all’andamento generale a conferma che molti
problemi sono ancora sul tappeto in quel paese da cui attendiamo notizie quantomeno
rassicuranti sull’economia mondiale dato che sta ospitando il G20 proprio in
questi giorni. L’unica altra borsa a chiudere col segno meno la settimana è
quella indiana, con un -2,23%.
Allargando la visione dalla singola settimana al frame
temporale dei 15 giorni ci accorgiamo che il rimbalzo ha prodotto risultati
incoraggianti in parecchi mercati.
Il primato spetta al mercato russo che chiude la
quindicina con un balzo che sfiora il 10% e lo porta in positivo, seppure
marginale (0,05%), dall’inizio dell’anno.
Giappone e Francia fanno a loro volta un balzo
dell’8,26 e 8% rispettivamente. Segue la borsa di Londra con un +6,81% e quella
di Francoforte (+6,09%) che contribuiscono significativamente al recupero
dell’indice Eurostoxx50, in recupero nei 15 giorni del 6,28%.
La volatilità permane elevata e continuerà ad essere il
fattore dominante delle prossime settimane.
Può essere il caso di iniziare a pensare di
riaggiustare i portafogli di investimento, ma con l’ausilio indispensabile di
un esperto. Mai come oggi occorre una seria iniezione di razionalità
nell’affrontare bizze e incertezze dei mercati, non solo azionari.
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