sabato 29 dicembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 15 – Le lunghe serie storiche ci illudono. L’antifragilità di Taleb.


Alla fine della lezione precedente, la n. 14, avevo citato l’ultimo libro di Nassim Taleb, Antifragile, appena pubblicato da Random House. E l’avevo citato parlando delle tecniche volte a prevedere “il peggior scenario possibile”, a partire dalla serie storica delle criticità del passato (è press’a poco quello che fanno le banche quando elaborano i cosiddetti stress test). Se noi esaminiamo lunghe serie storiche, e le rappresentiamo in grafici come quello della Fig. 2 (lezione 14) compiamo un’operazione statisticamente corretta, ma indirettamente possiamo contribuire a ingannare il lettore-risparmiatore, e il consulente che lo assiste. E lo inganniamo perché gli lasciamo credere  che quella regolarità si traduca in una regola, cioè qualcosa su cui può contare invariabilmente (per esempio nello scegliere la strategia di allocazione dei risparmi, cioè nel mix azioni-obbligazioni-immobili). Questi grafici mostrano, al contrario, una regolarità che – se esaminata su tempi consoni alla durata della nostra vita, e persino di quella dei risparmiatori meno impazienti e più saggi – è continuamente violata.

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 14 – Rischio e premio al rischio


Si presume che i risparmiatori debbano essere risarciti del maggiore rischio delle azioni rispetto alle obbligazioni. Questa valutazione è coerente con il maggiore rendimento delle azioni rispetto alle obbligazioni. Il differenziale, di conseguenza, potrebbe in linea teorica venir concepito come la compensazione per la paura di improvvise e dolorose discese. In altre parole il timore di crolli temporanei dei mercati va risarcito con più alti rendimenti medi.

sabato 22 dicembre 2012

AUGURI


Buon Natale e felice anno nuovo
Merry Christmas and happy new year
Joyeux Noel et bonne année
Fröliche Weihnachten und ein glüliches neues jahr
Feliz Navidad y prospero año nuevo
Prettige Kerstdagen en gelukkig nieuwjaar
Feliz Natal e bom ano novo
Selamat hari Natal dan tahun baru
Giang sinh vui ve! Chuc mung nam moi!
Maligayang Pasko at manigong bagong taon
Aapka Krishmas aur naya saal mangalmay ho
Nice Mutlu Yillara

WALTER CAPPELLO


sabato 15 dicembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 13 – Il rischio in finanza


Nel mondo finanziario odierno il rischio è stato definito in modo preciso e corrisponde all’oscillazione di un valore nel tempo. Questa decisione, a suo tempo, è stata presa per motivi di ordine metodologico: la misura della oscillazione nel tempo, in statistica, è chiamata deviazione standard. E’ molto conveniente “ridurre” il rischio alla misura dell’oscillazione di un valore nel tempo. Si tratta di un valore semplice da calcolare ed è il metro universalmente accettato per misurare la variabilità delle cose (cfr. L’investimento, Le guide di Plus, Il Sole 24Ore,  14.04.2012, p. 54 e Psicologia e Investimenti, n. 9/2012, Le guide d Plus, ottobre, 2012).

giovedì 6 dicembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 12 – Paura e finanza

In generale, una lunga tradizione di ricerca mostra che le persone non hanno paura delle cose veramente pericolose. Si limitano a temere gli eventi soggettivamente paurosi. Questo avviene per motivi diversi: talvolta le persone sono convinte di saper controllare un processo o un’attività più di quanto non ne siano effettivamente capaci. Hanno quindi più paura di viaggiare in aereo (mezzo non controllato e non abituale) che guidare la macchina (si ha l’impressione di padroneggiarla, ma

domenica 2 dicembre 2012

LO SPREAD, IL GATTO E LA VOLPE E IL CAMPO DEI MIRACOLI !!!

Ho letto questo "articolo" sul sito icebergfinanza e l’ho trovato non solo spiritoso ma, redatto sulla falsariga del celebre racconto di Collodi, anche arricchito dalla morale che sottostà al testo.
Ve lo ripropongo tale e quale …

(…) E lo Spread partì: e appena entrato nel mercato, cominciò a correre come un byte. Ma quando fu arrivato a un certo punto, quasi in faccia al Grande Algoritmo, si fermò, perché gli parve di aver sentito alcuni fondi fra mezzo alle frasche. Difatti vide apparire sulla strada, indovinate chi?… la Volpe e il Gatto, ossia i due compagni di viaggio, coi quali aveva cenato all’osteria “Acchiappa-citrulli”.
“Ecco il nostro caro Spread!” gridò la Volpe, abbracciandolo e baciandolo. “Come mai sei qui?”
“Come mai sei qui?” ripeté il Gatto.

ROADSHOW PICTET


Andrea Delitala - Head of Investment Advisory di Pictet


Nei giorni scorsi si è tenuto a Padova l’abituale Roadshow autunnale di Pictet rivolto agli addetti ai lavori dell’area, consulenti e promotori finanziari, che hanno risposto all’invito con una qualificata e nutrita platea.
Si è fatto ovviamente un consuntivo dell’anno che sta ormai volgendo alla fine analizzando l’andamento delle asset class sulle quali si era incentrata nei mesi scorsi l’attenzione dei gestori, prontamente segnalate alle reti di collocamento e ai  consulenti; a poco meno di un mese dalla chiusura dell’esercizio possiamo essere, noi e i nostri clienti, piuttosto soddisfatti dei risultati.

sabato 1 dicembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 11 – Emozioni e consulenza



La consulenza in ambito finanziario, contrariamente a quello che suppone talvolta il senso comune, non si limita a ridurre le asimmetrie informative, cioè al passaggio di saperi da un esperto a un non esperto. Essa coinvolge anche aspetti emotivi e di fiducia reciproca.

domenica 25 novembre 2012

QUELLA MISTIFICAZIONE MONETARIA CHE IMPEDISCE IL RILANCIO DELL'ECONOMIA

Joseph Eugene Stigliz

Mi è capitato tra le mani questo articolo di Stigliz (traduzione di Federica Frasca) sulla politica monetaria nell'attuale contesto di crisi che ho trovato estremamente utile ed interessante il cui testo pubblico integralmente.

NEW YORK – Nel mese di settembre, le banche centrali dei Paesi sulle due sponde dell'Atlantico hanno adottato misure di politica monetaria straordinarie: il tanto atteso "QE3", ovvero la terza tornata di allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve americana, e l'annuncio della Banca Centrale Europea di un intervento illimitato sui titoli di Stato dei paesi della zona euro in difficoltà. I mercati hanno risposto con euforia e, ad esempio, negli Stati Uniti i valori dei titoli azionari hanno raggiunto il picco più alto del periodo post-recessione.

giovedì 22 novembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 10 – Che cosa sono i bilanci mentali?


Esaminiamo un famoso esperimento naturale che sta a cavallo tra la psicologia e l’economia, ovvero il terreno della finanza comportamentale. L’esperimento aiuta a capire la scelta consumo/risparmio, il primo tipo di decisione da cui prende vita la possibilità d’investire.

sabato 17 novembre 2012

INCONTRO CON LO STAFF DI SWISS & GLOBAL


Nei giorni scorsi si è svolto a Padova il consueto incontro autunnale organizzato da Swiss & Global con gli operatori del settore finanziario. Devo dire innanzitutto che è stata numericamente soddisfacente, a mio avviso, la presenza di promotori e consulenti che affidano parte dei risparmi dei loro clienti a questa società che si sta distinguendo non solo per capacità gestionale ma anche per la particolare attenzione che ripone sulla ricerca, tanto da collaborare con l’Università di Ca’ Foscari sul tema della finanza comportamentale.

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 9 – Effetto placebo e consulenza nella gestione dei risparmi


Comunemente si crede che il processo scientifico sia un avvicinamento graduale alla “verità”, nel senso che sappiamo sempre meglio come funziona il mondo (nel caso della psicologia quella parte del mondo che è la specie umana). In realtà, ciò che aumenta è la quantità d’ipotesi false sul funzionamento del mondo, poiché si tratta d’ipotesi che sono state respinte. La finanza comportamentale, con i suoi esperimenti, è stata molto efficace nel dimostrare che la mente umana, in quest’ambito, non funziona come quella del nuovo angelo dell’economia.

sabato 10 novembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 8 – Focalizzazione, incertezza e consulenza



Spesso, nel mondo finanziario, ci fidiamo di un esperto poiché è ritenuto tale dalla communis opinio: egli è circondato da fama per i suoi successi del passato. Non procediamo a un confronto tra la sua competenza e quella degli altri, e cioè al rapporto di valori A/C che caratterizza la sua abilità rispetto ai rapporti A/C di altri esperti. Il mondo, anzi la mente umana, non è cambiato dai tempi di Bacone.

martedì 30 ottobre 2012

ERRORI DA EVITARE - Perché comperiamo azioni quando il mercato sale e obbligazioni quando scende?


Il pregiudizio dei movimenti di mercato (vedi post di luglio), oltre a influire sulle attese degli investitori, provoca anche cambiamenti nelle pratiche di gestione, incoraggiandone una fondata sugli investimenti di breve termine.

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 7 – La consulenza


Immaginate che il consulente sia un santone cui ci si affida. Il santone è convinto dell’efficacia di una cura che somministra ai i suoi  adepti (fuor di metafora, il consulente è convinto dell’efficacia dei suoi consigli). Come mai il santone e i suoi adepti (il consulente bancario e i suoi clienti) finiscono per essere sinceramente convinti della bontà della cura, anche se questa in realtà non serve a nulla?

mercoledì 24 ottobre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 6 – Il paradosso metodologico della finanza comportamentale e la consulenza


Per trovare la regolarità, dobbiamo cercare invarianze che si manifestano in serie storiche di lungo periodo. La comprensione dell’accadere dei singoli episodi non è riconducibile a quell’invarianza, ma avviene a un altro livello. Per tornare alla mela di cui abbiamo parlato nell’intervento precedente, un conto è dire che è caduta perché era matura e perché mio nonno aveva piantato quel melo (singolo episodio di cronaca spiegato con una vicenda precedente), un conto è dire che è caduta in forza della legge di gravità (legge sistematica che spiega in modo atemporale tutti i casi). La psicologia del senso comune spiega gli avvenimenti ricorrendo al nonno. La psicologia sperimentale, invece, produce leggi scientifiche.

giovedì 18 ottobre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 5 – La finanza comportamentale è figlia della modernità


Walter Benjamin, il grande filosofo e letterato tedesco, nei primi giorni del giugno 1921, acquista in una galleria di Monaco l’acquerello di Paul Klee Angelus Novus, che lo  accompagnerà per tutta la vita. Così descrive il suo quadro:

sabato 6 ottobre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 4 – Il passato della specie influenza il suo comportamento presente


L’uomo degli economisti è in grado di decidere sui tempi molto lunghi attenendosi poi coerentemente a un certo rapporto rischio-rendimento. Egli inoltre vive in un presente proiettato sul futuro: non si fa influenzare dai costi sommersi, dalle perdite subite in passato e purtroppo immodificabili. Per lui un bicchiere descritto come “mezzo pieno” è identico a un bicchiere  con la stessa quantità di acqua descritto come “mezzo vuoto”. Al contrario, nella vita di tutti i giorni, gli

DAL CONGRESSO DI MORGAN STANLEY

Andrew Harmstone (Gestore) e Gianluca Maione (Vice Predident) di Morgan Stanley


Nei giorni scorsi ho partecipato al roadshow di  Morgan Stanley che ha offerto spunti piuttosto interessanti. L’incontro si è aperto con un video di Domenico Siniscalco, già ministro della Repubblica, che ha sottolineato le attuali difficoltà per la crescita e lo sviluppo, in particolare modo per le economie occidentali.

lunedì 1 ottobre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 3 – Errori ed emozioni

La finanza comportamentale serve a spiegare quelli che sono gli “errori” di scelta, almeno dal punto di vista degli economisti. Qualcosa del genere vale anche per l’ambito della behavioral corporate finance. La finanza aziendale cerca di spiegare i comportamenti che derivano dall’interazione di due tipi di agenti: gli investitori e i manager. Nella tradizione classica di questa disciplina si suppone che gli agenti facciano previsioni non distorte sul futuro e decidano valutando correttamente i loro interessi. Questo significa che i manager danno per scontato che i mercati siano efficienti e che i prezzi riflettano i valori fondamentali.

domenica 23 settembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 2 – L’assunto di razionalità presupposto dagli economisti


L’assunto di razionalità con cui si definisce l’homo oeconomicus costituisce un postulato di ricerca robusto. Così è stato edificato il paradigma centrale dell’economia negli ultimi 230 anni, cioè da quando i fondamenti della disciplina furono impostati da Adam Smith. Ancor oggi i modelli macroeconomici hanno alla loro base micro fondazioni centrate sul comportamento individuale.

mercoledì 19 settembre 2012

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 1 - Che cos'è la finanza comportamentale


Ho un amico, Luigi, che ha in portafoglio azioni di una società italiana (di cui non farò il nome nemmeno sotto tortura) acquistate nel 2007 e, da allora, pesantemente in perdita. Pensando alle vicende di quella società e alle sue prospettive non credo torneranno presto (e forse mai) ai valori di acquisto. Eppure nonostante i miei tentativi di convincimento, Luigi si ostina a tenerle in

domenica 16 settembre 2012

Gli aspetti insoliti della finanza comportamentale in un ciclo di lezioni a cura del Laboratorio Swiss & Global frutto della collaborazione fra questa primaria società e l’Università Ca’ Foscari


Nel 1952 la rivista “The Journal of Finance” ospitava un articolo di quattordici pagine denso di formule, “Portfolio Selection”, scritto da un venticinquenne che stava orientando il suo interesse di ricercatore verso l’economia dell’incertezza, come racconta lui stesso: “in particolare le argomentazioni di Von Neumann e Morgenstern relativi alla utilità attesa”.
L’articolo non ebbe particolare risonanza nella comunità scientifica, ma non c’è niente di meglio di un premio Nobel per portare all’attenzione del grande pubblico il lavoro del premiato. Quando nel

domenica 9 settembre 2012

ERRORI DA EVITARE: perché pensiamo che tutti siano d’accordo con la nostra opinione che il mercato salirà?



Numerosi studi di psicologia sociale a partire dagli anni ’70 hanno mostrato che esiste un “falso consenso” che induce gli esseri umani  a sopravvalutare il carattere generale di ciò che li tocca da vicino portandoli a sovrastimare la diffusione dei propri comportamenti e delle proprie opinioni.
In base a ciò colui che di fronte alla scelta tra l’opzione A e l’opzione B, avendo scelto la prima, si

lunedì 13 agosto 2012

SAPPIAMO COSA ACCADE QUANDO FALLISCE UNA BANCA IMPORTANTE? CHE INSEGNAMENTI POSSIAMO TRARRE DA QUESTA VICENDA?




A marzo pubblicai un articolo incentrato sulla sicurezza di alcune (poche) banche e sulla precarietà di (molte) altre  dal titolo “Banche sicure? Alcune si, altre meno, altre ancora no” e più recentemente sul rapporto intercorrente fra istituti bancari e clienti. Questi due argomenti hanno molti tratti in comune e sul secondo tema mi riservo di ritornare presto con alcune “istruzioni per l’uso” all’interno dei moduli di educazione finanziaria ma oggi intendo mettere in luce quegli aspetti

domenica 12 agosto 2012

ERRORI DA EVITARE: perché acquistiamo azioni dell’azienda per cui lavoriamo? I molti insegnamenti che si possono trarre da un comportamento solo apparentemente marginale nell’esperienza italiana.



Abbiamo fatto la conoscenza, la volta scorsa, dell’errore che molti risparmiatori commettono nel voler privilegiare l’acquisto di  titoli di aziende ubicate nella loro stessa zona. Molto simile a questo c’è l’errore dell’acquisto di azioni dell’azienda per cui si lavora. Spesso accade che i risparmiatori concentrino eccessivamente nei loro portafogli i titoli delle imprese per le quali lavorano; negli Stati Uniti ciò accade in modo particolare attraverso i piani individuali di risparmio.

GLI ITALIANI INVESTONO CON UN OCCHIO AL PASSATO MA SONO MOLTO POCO ATTENTI A COSA RISERVA LORO IL FUTURO


Qualche giorno fa i principali quotidiani italiani hanno pubblicato un’analisi sul consueto studio annuale effettuato da Mediobanca sui fondi di diritto italiano.
Qualcosa da eccepire su quanto riportato ce l’ho sulla punta della penna e ho molta voglia di manifestarlo.

domenica 15 luglio 2012

IL RAPPORTO BANCA-CLIENTE SI VA DETERIORANDO



Ho appena letto un interessante articolo di Marco Liera (intitolato “Le banche tagliano, i clienti rischiano l’abbandono”) che ho trovato sul sito di "Youinvest". Per chi non conoscesse Marco Liera va fatta una breve ma doverosa presentazione; è un giornalista esperto di finanza, fondatore del sito predetto, collaboratore de IlSole-24 Ore ha creato e diretto il noto inserto Plus24, ha scritto alcuni importanti libri sulla finanza, è docente presso l'Università di Parma.

sabato 14 luglio 2012

ERRORI DA EVITARE: perché compriamo azioni dell’azienda vicino a casa nostra?


Uno degli errori classici che fanno i risparmiatori (si chiama pregiudizio della familiarità) è quello di privilegiare nelle loro scelte di investimento titoli di aziende che hanno sede nella loro stessa zona. Le informazioni relative a queste aziende sono principalmente riferite dai mezzi di informazione locale (giornali, radio, televisioni) e, in quanto importanti nelle loro comunità di riferimento, vengono di fatto mediaticamente sovraesposte inducendo gli investitori a presumere di conoscerle bene e a convergere su di esse investimenti di entità superiore al dovuto ritenendole più solide e redditizie di imprese altrove localizzate.

domenica 1 luglio 2012

ERRORI DA EVITARE: perché compriamo azioni quando i prezzi sono alti?


Comprare azioni quando i prezzi sono alle stelle è un vero e proprio classico errore degli investitori che rivela un insito pregiudizio nei confronti dei movimenti di mercato.
Pensiamo ad un aumento dei prezzi delle abitazioni pari a 10% per tre anni di seguito. Sarà così anche per l’anno successivo?  Pensiamo ora ad un incremento del valore delle case di un ben più misero 2% l’anno per tre anni consecutivi. E’ altrettanto probabile che alla fine dell’anno in corso si registrerà un movimento dei prezzi del 10?

domenica 24 giugno 2012

CHICAGO MORNINGSTAR INVESTMENT CONFERENCE 2012

Il gruppo di lavoro al MIC Morningstar di Chicago


Rientro ora da uno stage in Usa presso Morningstar. E’ il secondo anno consecutivo che mi si offre questa opportunità e ovviamente non me la sono lasciata scappare.
Sono stati tre giorni intensi nei quali si è parlato soprattutto di pianificazione e consulenza finanziaria e  abbiamo avuto conferma che il trend in atto da anni si è ulteriormente consolidato e, date le premesse, si può considerare ormai irreversibile.

sabato 16 giugno 2012

INCONTRANDO I GESTORI DI INVESCO

I gestori rispondono alle domande dei promotori

Invesco porta nella nostra regione tre gestori di successo, Lewis Aubrey-Johnson, Maggie Lee e Mark Ahnrud che hanno presentato i comparti di loro pertinenza illustrandone le caratteristiche salienti soffermandosi  sulle aspettative da riporre in essi da parte di coloro che li detengono in portafoglio o che intendono inserirli.
Per una questione di neutralità eviterò di scendere nella facile trappola della “pubblicità” e mi limiterò a sottolineare i passaggi più importanti delle loro relazioni.

venerdì 15 giugno 2012

ROADSHOW PICTET


Manuel Noia - Vice Direttore Generale di Pictet


In settimana ero fra coloro che hanno assistito al roadshow  di Pictet e sinceramente, prima che iniziassero gli interventi, mi sono chiesto cosa si potesse dire su mercati, analisi finanziarie, politiche governative, ecc. in una settimana a cavallo tra l’emersione del problema bancario spagnolo e la nuova tornata elettorale greca.
Di peggio non ci poteva essere  per ragionare serenamente su tematiche finanziarie. Eurogeddon sì o Eurogeddon no? Sinceramente non avrei voluto essere sul palco e me ne sono stato tranquillo a godermi, per una volta, il ruolo del destinatario di giudizi e opinioni, valutando per l’ennesima volta quanto stress caratterizza la vita di chi si occupa di finanza, compresa la mia, di attività.

domenica 3 giugno 2012

IMPRESSIONI DAL QUANT X TUTTI 2012


Ho partecipato mercoledì scorso al seminario “La finanza comportamentale si sposa con la quantitativa” organizzato da Diaman  a Firenze.
La prima parte del corso è stata condotta dal Prof. Bertelli (Università di Siena) ed aveva quale fil rouge la finanza comportamentale; al di là del tema – interessantissimo - ho avuto il piacere di ascoltare un docente di statistica (ce li figuriamo sempre pignoli e un po’ barbosi) che ha trattato argomenti apparentemente distanti dalla manipolazione dei numeri e delle cifre con grande piacevolezza e verve.

IN BANCA COME ALL'OSTERIA



Mi è capitato fra le mani un commento di Fabrizio Taccuso (associato ad uno studio di consulenza indipendente di Mantova) su un fatto accadutogli nei giorni scorsi relativamente al rapporto esistente fra una sua cliente e la banca presso la quale opera.
Personalmente devo rilevare che non si tratta di un fatto isolato ma piuttosto di un atteggiamento comportamentale sin troppo diffuso e a mio giudizio assolutamente deprecabile.
Pubblico dunque l’articolo nella sua assoluta aderenza all’originale lasciando ai lettori la massima ed assoluta libertà di commento e considerazione.

domenica 27 maggio 2012

CAMBIARE PER MIGLIORARE. YES WE CAN



Poco meno di due anni fa lanciai un messaggio ai miei clienti predicendo loro che stavamo andando incontro ad un diverso “stile” della finanza pubblica, caratterizzato da tagli della spesa e trasferimenti di costi dal pubblico al privato e che alla fine di questo processo i patrimoni privati dei cittadini si sarebbero inevitabilmente  assottigliati e che tutto ciò sarebbe stato irreversibile.
La mia convinzione era che le risorse pubbliche fossero ormai al limite dell’esaurimento e che i margini di manovra fossero decisamente limitati; stretti nella morsa di una crisi molto più lunga del previsto un’ulteriore espansione della spesa pubblica non finalizzata alla crescita avrebbe costretto le autorità governative ad agire sia sotto il profilo fiscale che adottando misure di riduzione del welfare.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE - Incontro con Andrew Harmstone di Morgan Stanley


In settimana ho avuto l’opportunità di partecipare ad un incontro con Andrew Harmstone  (Managing Director di Morgan Stanley) sulla situazione politica e finanziaria delle economie occidentali.
Cercherò di fare un sunto delle sue opinioni.

sabato 19 maggio 2012

IT FORUM 2012 - LE MIE IMPRESSIONI

Il Palacongressi diRimini

Si è svolto in questi giorni il maggiore evento italiano dedicato all'investimento e al trading, l'IT Forum, giunto alla sua 13^ edizione.
La manifestazione ha avuto luogo a Rimini, al nuovissimo Palacongressi, nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 maggio.
Hanno partecipato all'evento oltre 60 società fra banche, sim, editori, softwarehouse, istituzioni, ecc. e come di consueto è stata alta, a mio avviso, la partecipazione degli addetti ai lavori ma ho registrato anche una discreta partecipazione di normali persone interessate all'evento.
Sono state due giornate piuttosto intense, con un calendario molto corposo, un susseguirsi di seminari,

martedì 1 maggio 2012

Perchè è conveniente investire


Dopo tanti anni di attività nel settore bancario e finanziario posso, a ben ragione, dire quanto e come siano stati interessati da profondi mutamenti i mercati ed i suoi numerosi attori; uno solo di questi è rimasto pressoché fedele agli schemi ed alla mentalità di un tempo: il risparmiatore. Sì, proprio colui che nel quadro complessivo dei protagonisti del mercato si trova nella condizione di massima debolezza (in quanto l’unico non professionista) è il solo a non aver mutato approccio, abitudini e conoscenze tecniche in un contesto operativo di grandissima incertezza, non completamente consapevole di quello che è in gioco: la salvaguardia del patrimonio suo e della sua famiglia.
Quando infatti si devono prendere decisioni di investimento ogni risparmiatore ha di fronte a sé due strade. O si affida a qualcuno che gli fa da consulente oppure fa di testa propria.

domenica 22 aprile 2012

UNO SCUDO PER LE CRISI DEI MERCATI




Ho appena letto un interessante articolo di Paolo Sassetti sulla prevedibilità o meno delle crisi e sul come predisporci ad affrontarle nella gestione del risparmio.
L’autore afferma che il sopraggiungere delle crisi sorprende tanto le masse quanto le élite finanziarie e politiche.
I fatti l’hanno ampiamente dimostrato e, a conferma di ciò, cita un’affermazione di Draghi ammirato tanto da coloro che vedevano il sopraggiungere della fine della crisi così come da quelli che facevano le più fosche previsioni. Lui, al vertice del più importante osservatorio economico e finanziario del continente europeo si definiva incapace di fare previsioni affidabili.

venerdì 30 marzo 2012

GOVERNANTI E DEBITO PUBBLICO



Verso la fine di febbraio i membri del Consiglio dei Ministri hanno reso pubbliche le loro posizioni patrimoniali e reddituali e in questi giorni anche le denunce dei parlamentari sono state sottoposte al pubblico giudizio.
Che qualche considerazione sulla loro gestione degli investimenti sia forse il caso di manifestarla? Vediamolo.

martedì 13 marzo 2012

BANCHE SICURE ? – ALCUNE SI, ALTRE MENO, ALTRE ANCORA NO


Secondo la top 50 del magazine Global Finance, stilata ogni anno in base ai rating di Standard&Poor's, Moody's e Fitch e agli asset delle 500 maggiori banche mondiali, tra le prime dieci posizioni si piazzano ben quattro istituti tedeschi e su tutti brilla la tedesca Kfw che risulta essere la prima in assoluto.
Balza all’occhio immediatamente che tra questi istituti non figuri quasi nessun istituto di credito di grandi dimensioni. Tra questi non figura nemmeno la Deutsche Bank, che si piazza solamente al trentacinquesimo posto.

giovedì 9 febbraio 2012

GESTIONI PER RICCHI – GESTIONI PER POVERI



 

Ho recentemente letto un interessante articolo di Antonello Rossi il quale si chiede che fine farà il risparmio gestito; partendo dal presupposto che esso rappresenti oggi una delle poche (se non l’unica) occasione per un investitore privato di potersi rapportare con successo al mercato finanziario sostiene che il mondo del risparmio gestito è sempre più destinato a dividersi in due: da una parte i detentori di grandi patrimoni, dall’altra i piccoli risparmiatori. 

giovedì 12 gennaio 2012

IL SENSO DEL RISPARMIO


Ci siamo appena lasciati alle spalle un anno orribile come il 2011 (finalmente, dirà qualcuno) e non coltiviamo certo illusioni sul proseguimento delle difficoltà che ci aspettano per l’anno entrante: recessione, crisi dell’euro, debiti sovrani a rischio default, banche in gravi difficoltà finanziarie e chi più ne ha più ne metta. Di fronte a noi si presenta un percorso ben disseminato di ostacoli ma del resto non possiamo certo esimerci dal percorrerlo. Quello che dobbiamo fare è attrezzarci per superarlo nel miglior modo possibile.