I
consulenti esperti non sanno bene come sono diventati esperti o, meglio, non
sanno spiegare in dettaglio come lo sono diventati. La loro esperienza si è
formata con un processo tacito, per accumulazione progressiva. Tant’è vero che
se dovessero trasmettere a un collega giovane i fondamentali della loro
expertise, il modo più semplice sarebbe portare con se l’apprendista, e
mostrargli un poco alla volta di che pasta è fatto il loro lavoro. In questa
prospettiva un consulente esperto potrebbe supporre che la tendenza a farsi una
prima impressione di una persona appena incontrata sia un’abilità acquisita nel
tempo, confrontando l’esito degli incontri iniziali con quello che succede
dopo, e affinando così le nostre capacità. Di qui la rapidità del giudizio.