Alla
luce delle considerazioni sui nuovi scenari fatte nella lezione precedente
possiamo ipotizzare la seguente serie di mosse, non necessariamente in questa sequenza
per ogni cliente. Si tratta di un elenco modulabile a seconda delle circostanze
e del tipo di relazione:
- illustrare i tre punti per cui siamo di fronte a nuovi scenari, ponendo l’accento sulla questione più consona per quell’investitore tra quelle già illustrate: tassi bassi a lungo, trend determinati dalle scelte dei banchieri centrali, rischiosità delle obbligazioni e dei titoli di stato nel momento in cui i tassi risalissero, vulnerabilità dell’euro, e così via;
- presentare il portafoglio del cliente non come una serie passata di eventi che si conclude nel valore odierno, quello corrispondente all’incontro con il cliente, bensì:
- come una sequenza con un punto di partenza lontano e un obiettivo che non coincide con il puntuale dato odierno ma si proietta nel futuro;
- considerare quindi il dato odierno come un punto di transizione tra un passato e un futuro;
- focalizzarsi sulla transizione verso un obiettivo a lungo termine;
- far pregustare il raggiungimento di questo obiettivo a lungo termine;
- presentare il suo portafoglio sempre all’interno di una finestra temporale;
- descrivere questa finestra come una media mobile scegliendo una media mobile di ampiezza mensile o, meglio, semestrale e, talvolta, se possibile, anche più lunga;
- insegnargli a non sopravvalutare le oscillazioni di breve periodo;
- mostrargli che le oscillazione di breve periodo scompaiono se si confronta quello stesso periodo con una media mobile;
- ricordargli paure del passato che poi non si sono tradotte in scenari negativi e, viceversa, i pericoli nuovi per cui non si era a suo tempo provata paura;
- spiegargli la natura dei nuovi prodotti adatti ai nuovi scenari, ma solo dopo che ha ben capito la natura di questi ultimi.
Oltre alle figure delle
lezioni precedenti, particolarmente adatte per spiegare perché si stia entrando
in scenari completamente nuovi, può anche essere utilizzato, in occasioni
specifiche, qualche altro dato a supporto delle argomentazioni sopra elencate.
Per esempio, se si vuole illustrare la complessità delle decisioni della Fed,
che sono il risultato di opinioni diverse ma alla fine convergenti, questa
figura può essere utile.
La figura mostra i diversi stili decisionali delle
varie sedi della Federal Reserve in relazione all’alzare o abbassare i tassi di
interesse. Fonte: Bloomberg modificata.
Sempre in relazione ai
tassi di interesse, si può mostrare quanto sia indispensabile, all’interno di
questi scenari radicalmente nuovi, diversificare il portafoglio non solo per
valute ma anche per la correlazione di queste con l’andamento dei tassi. E i
tassi stanno divergendo sempre di più tra i due lati dell’Atlantico. Si può
quindi ricorrere a questa figura, magari insieme a quella relativa ai tassi
europei presentata all’inizio della lezione precedente.
Questa figura mostra che mentre i tassi statunitensi
stanno lentamente salendo, in Giappone e in Europa sono ancora piatti se non
negativi. Fonte: Bloomberg modificata.
Adesso che tutti hanno
paura delle banche e dei mercati azionari, viste le recenti discese che
“rivisitano” i minimi di agosto, questa figura può essere utile per mettere in
guardia i risparmiatori più intimoriti che vorrebbero solo obbligazioni in
portafoglio. Se obbligazioni devono essere, che non siano troppo lunghe perché
i risparmiatori continuano a ragionare sui tempi brevi: purtroppo già un anno
per loro è molto!
La figura mostra le previsioni degli esperti. Fonte:
Bloomberg modificata.
Sempre per quanto riguarda
il risparmiatore italiano è particolarmente significativa questa figura che
mostra le età di pensionamento nei vari paesi e quindi, ancora una volta, i
diversi tassi di sviluppo in funzione della produttività e della demografia del
paese (gli italiani vivono molto a lungo). Questa figura può aiutare
nell’argomentare per una pianificazione dei risparmi a lungo termine.
La figura mostra la quota di lavoratori nei vari paesi
per tre fasce di età. Dove si vede la debolezza dell’Italia e quindi la
necessità di una pianificazione dei risparmi a lungo termine. Fonte: Bloomberg
modificata.
Più in generale solo
società di elevato standing possono assicurare, grazie a una gamma di prodotti
nuovi, quella che è una vera diversificazione per tipi di prodotto adatti ai
nuovi scenari mondiali. Un risparmiatore non può seguire in dettaglio tutti gli
scenari mondiali, per questo si devono utilizzare prodotti evoluti e affidarsi
a degli esperti consulenti.
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