Il pregiudizio dei movimenti di mercato (vedi post di luglio), oltre a influire sulle attese degli investitori, provoca anche cambiamenti nelle pratiche di gestione, incoraggiandone una fondata sugli investimenti di breve termine.
martedì 30 ottobre 2012
Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 7 – La consulenza
Immaginate che il consulente sia un santone cui ci si affida. Il santone è convinto dell’efficacia di una cura che somministra ai i suoi adepti (fuor di metafora, il consulente è convinto dell’efficacia dei suoi consigli). Come mai il santone e i suoi adepti (il consulente bancario e i suoi clienti) finiscono per essere sinceramente convinti della bontà della cura, anche se questa in realtà non serve a nulla?
mercoledì 24 ottobre 2012
Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 6 – Il paradosso metodologico della finanza comportamentale e la consulenza
Per trovare la regolarità, dobbiamo cercare invarianze che si manifestano in serie storiche di lungo periodo. La comprensione dell’accadere dei singoli episodi non è riconducibile a quell’invarianza, ma avviene a un altro livello. Per tornare alla mela di cui abbiamo parlato nell’intervento precedente, un conto è dire che è caduta perché era matura e perché mio nonno aveva piantato quel melo (singolo episodio di cronaca spiegato con una vicenda precedente), un conto è dire che è caduta in forza della legge di gravità (legge sistematica che spiega in modo atemporale tutti i casi). La psicologia del senso comune spiega gli avvenimenti ricorrendo al nonno. La psicologia sperimentale, invece, produce leggi scientifiche.
giovedì 18 ottobre 2012
Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 5 – La finanza comportamentale è figlia della modernità
Walter Benjamin, il grande filosofo e letterato tedesco, nei primi giorni del giugno 1921, acquista in una galleria di Monaco l’acquerello di Paul Klee Angelus Novus, che lo accompagnerà per tutta la vita. Così descrive il suo quadro:
sabato 6 ottobre 2012
Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 4 – Il passato della specie influenza il suo comportamento presente
L’uomo degli economisti è in grado di decidere sui tempi molto lunghi attenendosi poi coerentemente a un certo rapporto rischio-rendimento. Egli inoltre vive in un presente proiettato sul futuro: non si fa influenzare dai costi sommersi, dalle perdite subite in passato e purtroppo immodificabili. Per lui un bicchiere descritto come “mezzo pieno” è identico a un bicchiere con la stessa quantità di acqua descritto come “mezzo vuoto”. Al contrario, nella vita di tutti i giorni, gli
DAL CONGRESSO DI MORGAN STANLEY
lunedì 1 ottobre 2012
Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 3 – Errori ed emozioni
La finanza comportamentale serve a spiegare quelli che sono gli “errori” di scelta, almeno dal punto di vista degli economisti. Qualcosa del genere vale anche per l’ambito della behavioral corporate finance. La finanza aziendale cerca di spiegare i comportamenti che derivano dall’interazione di due tipi di agenti: gli investitori e i manager. Nella tradizione classica di questa disciplina si suppone che gli agenti facciano previsioni non distorte sul futuro e decidano valutando correttamente i loro interessi. Questo significa che i manager danno per scontato che i mercati siano efficienti e che i prezzi riflettano i valori fondamentali.
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