sabato 23 luglio 2016

BREXIT. SOLO UN MESE FA … ?

E’ trascorso solo un mese dal voto referendario britannico che aveva gettato nel panico i mercati azionari di tutto il mondo ma, a guardare il grafico, sembra che tutte le apprensioni non solo siano svanite ma abbiano lasciato campo libero a una certa euforia.

A quattro settimane da allora
ci ritroviamo con la borsa giapponese e quella brasiliana con una crescita sorprendentemente a due cifre, con la Gran Bretagna a tirare la volata dei mercati occidentali con un bel +9.64% e con i mercati europei racchiusi in un range tra il 5,78% della Svizzera e il 6,68% della Germania.

In Cina le borse di Shangai e di Hong Kong  si muovono nella medesima direzione, seppur con velocità diseguali, e al di là dell’Atlantico S&P e Nasdaq in quattro settimane crescono rispettivamente del 6,75% e dell’8,33%.

La settimana scorsa affermammo che qualcosa stonava ma, evidentemente, i mercati non valutano allo stesso modo quelle che a noi appaiono come delle buone ragioni per sospettare di un’euforia fuori misura date le notizie poco rassicuranti che stanno affiorando da più parti.

Eppure, oltre alle questioni economiche sottolineate la scorsa settimana, altre vicende avrebbero dovuto estendere un’ombra di minore confidenza verso il mondo della finanza. Dal golpe (mancato) di venerdì notte in Turchia - con le preoccupanti prese di posizione di Erdogan - ai due atti terroristici in Germania che hanno scaraventato la locomotiva d’Europa sul luttuoso palcoscenico del terrorismo.

In altre epoche, non certo lontane, avremmo assistito a prese di beneficio e a scene di panico ma una, tanto serafica quanto inaspettata, serenità si è impadronita degli operatori finanziari o almeno di una buona parte di essi.

Siamo ormai alla vigilia delle vacanze, parte degli operatori abbandoneranno le loro postazioni per ben più ameni ambienti, i flussi in acquisito tenderanno come al solito a ridursi, i piccoli risparmiatori a loro volta manderanno in letargo la ricerca di rendimenti per lasciarsi cullare da rinfrescanti onde marine o si abbandoneranno stendendosi su riposanti prati alpini.

Occasione ghiotta, per gli speculatori al ribasso, portare un attacco a quotazioni azionarie tanto elevate e farsi un bel carico di plusvalenze. Se dovessimo ragionare in termini di corsi e ricorsi storici qualche preoccupazione per agosto la metteremmo in dovuta considerazione.

Ma con il filotto di previsioni errate di questi mesi chi se la sentirebbe di giocarsi la camicia con animo sereno? Ormai non si può più azzardare di scommettere avendo una buona percentuale di potenziale successo a proprio favore. Dunque stiamo ad osservare e tratteniamo il fiato, sperando di tirare un bel respiro di sollievo fra un mese.

A proposito, ecco qui di seguito il consueto grafico con le performance da inizio anno.

Buone vacanze a tutti. Riprenderemo i nostri commenti fra un mese.


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