Se
condividete l’analisi sui tassi condotta nella lezione precedente, la 183 di
giovedì 6 luglio, potreste stupirvi di quanto scrive Andrea Gennai a p. 10 di
Plus24-IlSole24Ore in data sabato 18 giugno: “BTp a lunghissima scadenza e bond bancari senza escludere i subordinati”.
Sono questi i titoli più gettonati dagli
investitori retail, secondo un’analisi condotta da Skipper informatica sulle emissioni con taglio basso più trattate da inizio anno sulle principali piattaforme italiane. Per cercare un po’ di extra-rendimento, con cedole superiori al 2%, è necessario puntare su BTp con scadenza 2046 o 2047 …”.
investitori retail, secondo un’analisi condotta da Skipper informatica sulle emissioni con taglio basso più trattate da inizio anno sulle principali piattaforme italiane. Per cercare un po’ di extra-rendimento, con cedole superiori al 2%, è necessario puntare su BTp con scadenza 2046 o 2047 …”.
Questi comportamenti da
parte dei piccoli risparmiatori (non oso chiamarle scelte), quelli che agiscono
secondo il “fai da te” sulle piattaforme italiane, mostrano quanto sia
indispensabile un buon consulente. Queste “scelte” prevalenti sono infatti
ancora più rischiose sui tempi lunghi della preferenza per un decennale, scelta
analizzata a lungo nella lezione precedente. Se non si riesce a ragionare
secondo le linee indicate – e sembra che la maggioranza dei cosiddetti
risparmiatori “fai-da-te” non ci riesca – allora ci vuole un consulente. Un
consulente finanziario indipendente come Andrea Zanella, il cui parere è
riportato da Andrea Gennai nell’articolo già citato “A caccia di rendimenti con i BTp
lunghi” del 18 giugno: “L’acquisto
di titoli di Stato come il BTp 2046 o 2047 - sottolinea Zanella - espone a dei rischi troppo alti in termini
di potenziali perdite in conto capitale. Per portare a casa poco più del 2% mi
espongo a delle variabili imponderabili. E’ questo il segnale che stiamo
vivendo una fase storica assolutamente anomala”.
Una fase anomala richiede
più che mai consulenza perché le persone “normali” usano la loro memoria
personale come sistema di riferimento per prendere decisioni: siccome hanno
sempre visto calare i tassi pensano che non saliranno più. Così tendono a
sottovalutare le conseguenze di una salita dei tassi a partire da livelli così
bassi. (Ho incominciato a interessarmi della divulgazione di questa materia
quando ci misi molto a spiegare a una mia collega, esperta di psicologia del
pensiero, all’inizio degli anni Novanta, che un mutuo in Ecu - valuta antenata
dell’Euro, fatta da un paniere di valute europee di cui la lira era il 10% -
costava di meno ogni mese, ma era rischioso essendo la lira una valuta
tradizionalmente debole. Il differenziale dei tassi corrispondeva appunto al
differenziale di rischio-cambio: il risparmio sul tasso poteva venire annullato
dal cambio, come poi avvenne! Allora capii la necessità della consulenza anche
per le persone che si ritengono colte. Più in generale, le persone sanno molto
meno di quello che credono di sapere e questo è uno dei casi di “ignoranza
ignorata” tra i più pericolosi. Non sono le cose che una persona sa di non
sapere, quelle che sono pericolose per i suoi risparmi. Le cose veramente
pericolose sono quelle che non sa di non sapere: ecco l’origine dell’ignoranza
ignorata. All’ignoranza ignorata è dedicato il primo capitolo del libro che ho
scritto con Massarenti e che uscirà a metà settembre: “L’Economia nella Mente“ per l’editore Raffaello Cortina).
La figura seguente mostra
che i tassi europei sono veramente “bassi”. Qui si potrebbero riprendere le
varie lezioni che ho fatto sui “punti di svolta” come concetto che si
contrappone alle “attese di regressione verso la media”. Non è facile capire
quando ci sarà il punto di svolta dopo la discesa trentennale dei tassi perché
non sappiamo quando la crescita tornerà superiore all’attuale 2%.
La discesa dei tassi dei principali paesi
europei. Fonte: Bloomberg modificata
La situazione anomala,
analizzata in queste due ultime lezioni, è testimoniata anche dal fatto che nel
mondo ci sono molti debiti sovrani che vengono acquistati seppure il rendimento
sia sotto zero. Due terzi di questo reddito fisso acquistato con rendimenti
sotto zero proviene dal Giappone. Questo stato di cose mostra che i tassi nulli
non sono necessariamente correlati ai paesi con poco debito da parte dello
stato.
Tassi sotto-zero nel mondo. Fonte: Bloomberg
modificata.
In conclusione, pur non
sapendo quando e come la Fed darà le carte, possiamo prevedere con una certa
sicurezza che il debito trentennale considerato sicuro (e acquistato a questi
prezzi) verrà spiazzato. E verrà spiazzato quando la crescita non sarà più
stagnante e quindi aumenterà un po’ l’inflazione.
La crescita mondiale è stagnante ormai dal
dopo-crisi. Fonte: Bloomberg modificata.
Per alcuni questo
“spiazzamento” sarà rapido e cruento, come l’esplosione di una “supernova”.
Questa è l’opinione di Bill Gross, un veterano del reddito fisso che gestisce
il fondo Janus. Eppure le sue previsioni di un anno fa non si sono verificate,
e i tassi hanno continuato a scendere raggiungendo livelli incredibili, nel
senso letterale che gli esperti non li credevano possibili (due terzi dei
gestori a gennaio pensavano che le obbligazioni sarebbero scese di valore, cfr.
Economist, 18 giugno 2016). Tuttavia, nessuno per ora vende, come dovrebbe fare
chi si aspetta l’esplosione di una supernova (chi lo ha fatto nell’ultimo anno
ci ha rimesso soldi perché le obbligazioni si sono ulteriormente rincarate, e
non indebolite).
Il disegno mostra l’aquila della Fed che decide il
livello dei tassi e lancia dall’alto le carte a tutto il mondo, che la segue
ansioso, con un’attenzione pari a quella dedicata a un oracolo di un
tempo. Fonte. Economist modificata.
Lo scenario tratteggiato in
queste due ultime lezioni è dedicato all’impressione di finta sicurezza che
hanno le persone che sono veramente insicure e che non sanno però di non
sapere. Insicure al punto che i timori impediscono a loro di pensare
freddamente. Questo stato d’animo ricorda il classico scenario per cui si ha
paura delle cose paurose e non di quelle pericolose. In tal modo si vede il
pericolo dove non v’è, e non lo si vede dove potrebbe esserci. Ma questo non
impedisce di avere le paure “sbagliate”, difficili da combattere con il
ragionamento. Le emozioni si combattono con altre emozioni, e qui è
indispensabile la fiducia e la tranquillità che solo un consulente può offrici.
Solo lui potrà farci superare le paure infondate.
Ecco una vignetta di Kal che mostra bene uno scenario
di “paure mal riposte” rispetto al dibattito statunitense sulla pericolosità
delle armi.
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