domenica 25 ottobre 2015

Laboratorio Swiss & Global - Lezione N. 147 – Quando i tempi sono duri, i duri cominciano a giocare



Le tendenze di cui abbiamo parlato nella lezione precedente sono confermate da una recente indagine che mostra come negli ultimi quattro anni i migliori lavori siano andati alle persone più scolarizzate.



La figura mostra l’importanza del titolo di studio nell’ingresso al mercato del lavoro negli USA. Abbiamo dati analoghi anche per l’Italia. Fonte: Bloomberg modificata.
Ma le persone più colte e scolarizzate sono forse più adatte a gestire da sé i propri risparmi? Le ricerche mostrano, al contrario, che i bias cognitivi e ed emotivi relativi alla gestione del risparmio non vengono attenuati grazie a una maggiore cultura e preparazione, a meno che una persona non sia preparata specificatamente nella finanza. In particolare, la comprensione corretta delle tesi di Markowitz, ignote ai più, non frenano né la superbia nei tempi buoni, né la paura in tempi perigliosi come questi, il cui andamento è raffigurato nelle seguenti figure. 

Figura che mostra a livello mondiale l’andamento delle quattro principali forme di investimento. Si noti che i bond, migliore asset class, non coprono neppure l’inflazione.  Fonte: Bloomberg modificata.
In particolare va sottolineato che i risparmiatori si erano abituati bene. Un periodo lungo un triennio supera la memoria storica di una persona impreparata. Quindi il dover affrontare un lungo intervallo senza più record, a cui ci si era abituati, è particolarmente stressante. 


La figura mostra come si stia attraversando, nel corso della seconda metà del 2015, il più lungo periodo senza record al rialzo (rettangolo rosso) a partire dal 2102 (rettangolo giallo). Fonte: Bloomberg modificata.
Nel caso poi dei risparmiatori italiani, che qui ci interessano, grandi amanti dell’investimento immobiliare per i motivi più volte sottolineati (euristica adottata = investi in ciò che conosci usando lo specchietto retrovisore), non si può neppure dire che questa scelta anti-diversificazione sia stata molto fortunata. Sono quelli tra i sette paesi indicati in figura che hanno messo più risparmi nelle case e, a parte i giapponesi, sono stati quelli meno fortunati negli ultimi venti anni. Ecco il costo di una strategia basata sulla propria esperienza passata, e non su una buona diversificazione!


Andamento del prezzo reale degli immobili in sette paesi. Si noti che anche in Germania i prezzi stanno crescendo mentre in Italia sono stagnanti. Fonte: Economist modificata.
Infine, per quanto concerne specificatamente l’Italia e la mancata diversificazione, va osservato, in relazione alla figura precedente e alla successiva, che in Italia, al contrario della Germania, le case sono ancora sopravvalutate rispetto alla loro rendita e quindi non è prevedibile un’inversione di tendenza a breve, anche se venissero meno tassate. Di questo stato di cose, con grande ritardo, gli investitori si stanno accorgendo e quindi è terminata la grande illusione di cui ho più volte parlato: case e titoli di stato. Ne consegue il grande successo recente del risparmio gestito dopo anni di stagnazione. Di qui l’attualità di quella che chiamo “nuova consulenza”.


Lo schema indica il valore degli immobili a ottobre 2015 rispetto a un anno prima e al 2012. Dei 26 paesi solo la Grecia presenta una situazione più negativa di quella italiana. In molti paesi del mondo il mattone è in ripresa. Anche qui sarebbe conveniente la diversificazione, altrettanto valida che nelle altre asset class. La diversificazione può venire agevolmente realizzata con un ETF immobiliare. Fonte: Economist modificata.

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