SUI MERCATI CONTA SOLO L’ESITO ELETTORALE
FRANCESE
Mentre osservavo i dati della settimana appena
trascorsa il mio pensiero andava allo scontro politico che si stava svolgendo
in Francia e mi convincevo sempre più che
i mercati se ne stavano sospesi in attesa di capire se le preferenze a favore di Marine Le Pen sarebbero decollate e con esse iniziava lo sbriciolamento dell’Europa Unita o, all’incontrario, se uno stop alla pretendente alla presidenza francese e l’affermazione di una valida alternativa avrebbe fatto respirare gli operatori pronti a trarre profitto dal chiarimento politico.
i mercati se ne stavano sospesi in attesa di capire se le preferenze a favore di Marine Le Pen sarebbero decollate e con esse iniziava lo sbriciolamento dell’Europa Unita o, all’incontrario, se uno stop alla pretendente alla presidenza francese e l’affermazione di una valida alternativa avrebbe fatto respirare gli operatori pronti a trarre profitto dal chiarimento politico.
E così attesi per la consueta pubblicazione e
commento dei dati con l’orecchio teso per carpire le notizie importanti, ossia
quelle che giungevano dagli exit poll in cui si andava delineando per probabile
la seconda ipotesi e per giungere allo spoglio che sanciva definitivamente
questa opzione.
Ragionare di una settimana spenta e attendista
iniziava ad avere poco senso di fronte alle attese del giorno dopo in cui mi
aspettavo una giornata di fuoco e comunque positiva.
Così è stato, con i principali listini europei
in secco rialzo, dal +3,99 di Francoforte al +4,77 di Milano, con i principali
indici di New York sopra il punto percentuale, l’Euro in crescita a 1,08 sul
dollaro e i governativi decennali di Germania, Francia e Italia ai rispettivi
rendimenti dello 0,32%, 0,82% e 2,17%, Lo spread fra Italia e Germania in forte
rientro a 184,90.
Lo champagne è stato dunque stappato e gli
investitori esultano al grido di Emmanuel, Emmanuel (Macron naturellement).
Ora si guarda avanti, al ballottaggio che tutti
danno per scontato a favore del nuovo astro nascente della politica d’oltralpe
e alle scadenze elettorali più prossime alla fine d’anno nella speranza di
respirare ancora ossigeno purissimo e non fumi avvelenati.
Cosa era successo comunque la settimana scorsa?
Senza commentare alcunché, tanto quei dati sono superati, mi limito per una
volta semplicemente a pubblicare le consuete slide. I veri commenti li
rimandiamo per la fine di questa settimana.
LA
SETTIMANA DELL’AZIONARIO …
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