La settimana scorsa avevamo manifestato qualche perplessità
sulla tenuta dei mercati e sulla possibilità che si potessero verificare delle
forti turbolenze sui mercati finanziari.
Era e resta un’opinione ma sulla falsariga delle nostre
asserzioni in settimana (il giorno 13 per la precisione) il Fondo Monetario
Internazionale ha lanciato un allarme
dai contenuti simili.
Di seguito la notizia riportata da Ansa:
“ I rischi alla stabilità finanziaria
sono aumentati negli ultimi sei mesi con la maggiore incertezza, il calo dei
prezzi delle commodity e i timori sull'economia cinese”.
L'allarme è del Fmi.
"La domanda è se le tensioni degli
ultimi mesi sono alle nostre spalle o e sono un segnale che bisogna fare di
più. Io ritengo sia necessario fare di più per assicurare la stabilità
finanziaria", afferma Jose Vinals, capo del Dipartimento Mercati Fmi, che
dice che la politica monetaria è cruciale ma non può essere l'unica opzione.
Le banche nelle economie avanzate sono
"più resistenti" a possibili shock grazie alla riforme decise, ma il
calo dei titoli bancari alla fine del 2015 e all'inizio del 2016 riflette le
''continue debolezze economiche cicliche" che si sommano ai problemi
strutturali di vecchia data, sottolinea il fondo.
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/04/13/allerta-fmi-su-stabilita-finanziaria_e85b150b-0412-453c-942a-08b45a8ff19a.html
Data l’autorevolezza della fonte ci
permettiamo di confermare il nostro invito a valutare il rapporto
rischio-rendimento del portafoglio di investimento al fine di non dover
sopportare le conseguenze di un improvviso aumento della volatilità dei mercati.
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