domenica 1 marzo 2015

Oggi nasce la nuova Banca Ipibi

Antonio Marangi, Direttore Mercato e Consigliere Delegato di Banca IPIBI Financial Advisory S.p.A.

Era il primo giorno di marzo, esattamente 40 anni fa, quando presi servizio presso l’Istituto Bancario Italiano, la (allora) principale banca privata del nostro paese. Mi sembra sia passato un secolo e comunque si tratta di un’intera vita lavorativa, almeno come era considerata a quel tempo, prima delle varie riforme previdenziali.



E il primo di marzo di quest’anno rappresenta una nuova svolta nella mia vita. Da domani mi presenterò ai miei clienti non solo nella veste del professionista che ha la delicata incombenza di assisterli nella pianificazione e nel controllo del raggiungimento dei loro obiettivi finanziari ma anche nell’inconsueta veste di socio della banca con la quale stanno operando.

In questi giorni infatti è stata ufficialmente autorizzata da Bankitalia l’operazione di acquisto (in gergo tecnico un “management by out”) della maggioranza del pacchetto azionario di Banca Ipibi Financial Advisory, detenuta dal Gruppo Veneto Banca; si tratta della prima operazione di questo genere effettuata a livello europeo (finalmente anche l’Italia batte un colpo, vuol dire che da qualche parte c’è). Andrea Giacobino, articolista di “Bluerating” l’ha definita in suo articolo la prima importante novità del 2015.

La cordata è costituita dai manager, i dipendenti e i promotori della banca, ma non solo; una fetta di proprietà è ora posseduta, oltre che - marginalmente - da qualche investitore istituzionale, anche da un ristretto numero di primari clienti della banca.

Ciò significa che in questo progetto di consulenza indipendente, focalizzata sull’advisory fee only di evidente matrice anglosassone, ci credono non solo tutti i soggetti proponenti ma anche coloro che ne stanno beneficiando, ossia i clienti stessi.

All’assenza di conflitti di interesse generati da prodotti propri ora si aggiunge un importante tassello: la totale autonomia da gruppi bancari. La banca punta - a questo punto – ad attrarre competenze di altissimo livello, promotori e private banker che intendano essere protagonisti di un progetto industriale ambizioso, anche attraverso un coinvolgimento diretto nel capitale.

Ad essere sinceri debbo dire che in questi primi anni di collaborazione  con Banca Ipibi, diversamente dalle mie precedenti esperienze, ho avvertito molto marginalmente la presenza della capogruppo e ciò da un lato rende onore al rispetto che la stessa ha avuto nei confronti dell’autonomia del nostro lavoro e dall’altro conferma l’elevata considerazione per un progetto ancor oggi unico nel panorama italiano.

Ringrazio, con l’occasione, anche tutti i miei clienti che a loro volta hanno confidato in questo progetto rinnovandomi la loro fiducia e a tutti quei clienti che in passato si sono avvalsi delle mie prestazioni che mi hanno consentito, un poco per volta, di costruirmi un enorme bagaglio di esperienze, favorendo la mia crescita e aiutandomi a diventare il valido professionista che oggi sono. Spero solo che in un prossimo futuro possano a loro volta trarre beneficio da tutto ciò.

Banca Ipibi ha in questi anni saputo sviluppare un proprio posizionamento nell’ambito della consulenza indipendente personalizzata attraverso un modello proprietario che ha consentito una crescita media annua della clientela del 13% e delle masse dell’80% negli ultimi 5 anni. Ad oggi può contare su 2,5 miliardi di Euro di asset under management ed è presente in Italia con 3 filiali operative, 34 uffici di promotori finanziari associati, 14 private office e una rete di 200 professionisti.

Il vero lavoro comincia ora. D’ora in avanti il nostro compito sarà quello di migliorare l’attuale metodologia e creare una banca realmente incentrata  sulle esigenze della propria clientela andando oltre gli slogan tanto cari al marketing, consapevoli di offrire già ora agli attuali e futuri nostri clienti la massima trasparenza dei costi, una metodologia operativa di elevato standing, la totale assenza di qualsivoglia conflitto di interesse e la nostra asoluta indipendenza.


Qualunque azienda, per continuare a progredire, necessita della soddisfazione della propria clientela. La sfida alla modernizzazione del mercato, almeno per noi, è iniziata.

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