sabato 18 giugno 2011

NUOVE NORME FISCALI PER I FONDI COMUNI ITALIANI, LE SICAV E I FONDILUSSEMBURGHESI “STORICI”

Dal 1 Luglio entreranno in vigore alcune modifiche relativamente alla normativa che regola la fiscalità dei Fondi Comuni Italiani, dei Fondi Lussemburghesi “storici” e delle Sicav .

A mio avviso queste novità si tradurranno in un appesantimento della pressione fiscale in capo agli investitori privati e, con l’intento forse di salvaguardare l’industria nazionale del risparmio gestito, certamente andranno a penalizzare lo strumento di investimento più gradito negli ultimi agli investitori italiani, le Sicav, che avevano garantito sino ad ora, oltre ad una maggiore flessibilità e caratura tecnica, anche un alleggerimento fiscale rispetto agli analoghi strumenti di investimento italiani, i Fondi Comuni.

I dati dei flussi di investimento in questi anni sono stati infatti inequivocabili: a fronte di un progressivo ed inarrestabile emorragia dai Fondi Italiani le Sicav hanno progressivamente assunto un ruolo di leadership nella gestione del risparmio nazionale dal 2000 in avanti.

Vediamo però di cosa si tratta per verificare se la questione tocca i nostri interessi più immediati e, se così fosse, se ci siano gli spazi per l’attenuazione del loro impatto agendo nei giorni che ci separano dall’entrata in vigore delle nuove norme.

La modifica più importante riguarda i Fondi Comuni per i quali si attua il passaggio della tassazione dal maturato (regolata all’interno dei medesimi) al realizzato (regolata in sede di liquidazione degli investimenti, siano essi parziali o totali) che viene regolata in capo al sottoscrittore. Le plusvalenze saranno pertanto considerate redditi di capitale e, per le persone fisiche, regolate a titolo d’imposta.

Diversamente, se le liquidazioni producessero delle minusvalenze queste sarebbero considerate alla stregua di redditi diversi. Assimilati alle minusvalenze e pertanto considerati redditi diversi saranno considerati i diritti fissi e le commissioni di ingresso e/o di uscita.

La compensazione fiscale potrà dunque avvenire esclusivamente con altri redditi diversi (capital gain su obbligazioni, titoli di stato ed azioni “non qualificate”).

Analogamente è stato abolito il principio di compensazione fra plusvalenze e minusvalenze all’interno delle sicav mediante le operazioni di switch. Dal 1^ luglio infatti le operazioni di switch fra comparti di sicav comporteranno l’immediato regolamento fiscale con il pagamento delle imposte dovute sulle plusvalenze maturate sul comparto d’uscita.

E’ evidente che, soprattutto in questi casi, mentre sino ad oggi le compensazioni fra comparti producevano una sorta di neutralità nei confronti dell’investimento complessivo nelle sicav, d’ora in avanti si pagheranno di volta in volta le imposte sui comparti liquidati in guadagno mentre finiranno nel calderone delle “ipotetiche” compensazioni tutte le  minusvalenze accertate che, trascorsi quattro anni, saranno definitivamente perdute.

Per quanto attiene infine i Fondi Comuni è stato previsto un “calcolo fiscale” difforme dal computo reale del valore di base al fine di consentire un parziale recupero delle minusvalenze ancora gravanti sugli investimenti alla data del 30 giugno corrente. Ciò nonostante potrà avvenire, in moltissimi casi, l’inconveniente di dover pagare delle imposte anche sulle minusvalenze all’atto della liquidazione delle proprie posizioni.

E’ comunque previsto che si possa rinunciare all’applicazione del regime del risparmio amministrato con apposita comunicazione da effettuare entro il 30 settembre 2011, con effetto dal 1° luglio 2011, il che ovviamente comporta il trasferimento in toto delle incombenze amministrative e fiscali dalla banca al cliente stesso.

Sarebbe dunque opportuno che i risparmiatori dotati di buona patrimonialità, probabilmente quelli maggiormente toccati dalle nuove norme, effettuassero con grande rapidità l’analisi della loro attuale situazione e verificassero l’incidenza della nuova imposizione fiscale.

Scoprirebbero che in alcuni casi sarebbe per loro conveniente effettuare dei riaggiustamenti di portafoglio mirati a comprimere l’incidenza della nuova fiscalità sulle loro posizioni gestite e magari, con l’occasione, verificare la coerenza dei loro asset con le loro esigenze e gli andamenti dei mercati che si prospettano in linea con la stagione estiva. Piuttosto caldi con temperature in progressivo aumento.

Walter Cappello

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